Temperatura del colore correlata (CCT): una metrica chiave nella progettazione illuminotecnica

Nell’ambito del progetto e della specifica di natura illuminotecnica, la temperatura di colore correlata (CCT) è sinonimo di una metrica fondamentale che influenza profondamente l’impatto visivo ed emozionale dell’illuminazione. CCT è una misura quantitativa utilizzata per descrivere l’aspetto cromatico della luce emessa da una fonte e assolve un ruolo centrale nel determinare l’atmosfera e la funzionalità di un ambiente illuminato. Il presente articolo analizza l’importanza della CCT, le sue implicazioni pratiche e il suo ruolo nel plasmare i nostri ambienti edificati. 

Importanza della CCT: 

CCT è un fattore critico nella progettazione illuminotecnica perché caratterizza il calore o la freddezza della luce. È misurata in Kelvin (K) e determina se una fonte luminosa appare calda, neutra o fredda in termini di colore. Comprendere la CCT aiuta i progettisti a conseguire obiettivi illuminotecnici specifici, dal momento che temperature cromatiche differenti evocano emozioni distinte e servono a scopi diversi. 

La luce calda, tipicamente compresa nell’intervallo da 2700 K a 3500 K, crea un’atmosfera accogliente ed invitante. È spesso preferita in ambienti residenziali, ristoranti e spazi destinati all’ospitalità al fine di favorire una sensazione di comfort e relax. Per contro, la luce fredda, con una CCT pari o superiore a 4000 K, è spesso utilizzata in uffici, ospedali e ambienti orientati all’attività per le sue qualità stimolanti. 

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Implicazioni pratiche della CCT: 

La scelta della CCT presenta implicazioni pratiche diverse in svariate applicazioni: 

    1. Illuminazione residenziale: nelle abitazioni, selezionare la CCT corretta può trasformare la sensazione di uno spazio. Temperature più calde in zone giorno e camere da letto promuovono il relax mentre temperature più fredde in cucine e spazi lavorativi potenziano la visibilità e l’attenzione.

    2. Spazi commerciali e per uffici: negli ambienti uso ufficio, l’illuminazione con una CCT superiore può incrementare la produttività e ridurre l’affaticamento degli occhi. L’illuminazione per attività con una CCT più fredda è spesso usata nelle stazioni di lavoro mentre le aree comuni possono avere un mix di temperature più calde e più fredde per creare stati d’animo differenti.

    3. Retail: i negozi al dettaglio utilizzano la CCT strategicamente per evidenziare i prodotti e creare un’atmosfera invitante per lo shopping. L’illuminazione calda nei negozi di abbigliamento può far sentire i clienti a proprio agio, mentre un’illuminazione più fredda nei negozi di alimentari potenzia la visibilità del prodotto.

    4. Illuminazione per esterni: la CCT è rilevante anche nell’illuminazione per esterni. Per es., l’illuminazione più calda nei parchi pubblici può promuovere una sensazione di sicurezza e relax mentre l’illuminazione più fredda su strade ed autostrade potenzia la visibilità.

    5. Mood ed estetica: la CCT contribuisce in misura significativa all’estetica di uno spazio. I progettisti la utilizzano per creare atmosfere uniche, come per es. in musei, gallerie e ristoranti, mentre l’illuminazione può essere un elemento che definisce l’esperienza globale. 

Bilanciare la CCT con la resa cromatica: 

È essenziale osservare che – mentre la CCT determina l’aspetto cromatico della luce – essa non fornisce informazioni sull’accuratezza della resa cromatica. Una fonte luminosa con una CCT specifica po' avere diversi valori di indice di resa cromatica (CRI), il che può incidere su come i colori appaiono sotto quella luce. I progettisti devono considerare sia la CCT sia il CRI per garantire che l’illuminazione non solo definisca il mood desiderato, ma anche rappresenti accuratamente i colori in uno spazio. 

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In conclusione, la temperatura di colore correlata (CCT) è un parametro critico nel progetto illuminotecnico, dal momento che influenza l’impatto visivo ed emozionale dell’illuminazione in svariati ambienti. Selezionando attentamente la CCT corretta, i progettisti possono creare ambienti che rispondono ad esigenze, stati d’animo e funzioni specifiche. Inoltre, bilanciare la CCT con considerazioni sulla resa cromatica garantisce che l’illuminazione non sia soltanto esteticamente gradevole, ma anche funzionale nel rappresentare accuratamente i colori. Dal momento che la tecnologia dell’illuminazione continua ad evolvere, comprendere ed utilizzare efficacemente la CCT resta essenziale per architetti, progettisti e professionisti dell’illuminazione che cercano di foggiare gli spazi che ispirano e servono gli scopi previsti. 

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